Un focus sulle innovazioni e sulle nuove prospettive legate all’accesso vascolare, tecnica fondamentale nelle terapie di emodialisi – trattamento salvavita per migliaia di persone affette da insufficienza renale cronica – attraverso il confronto tra i maggiori esperti del settore a livello mondiale. Questo il tema centrale della IX edizione del Convegno Biennale del Gruppo di Progetto Accessi Vascolari della SIN (Società Italiana Nefrologia) e dalla VAS Chapter (Vascular Access Society), che si terrà presso la chiesa San Vincenzo Ferreri – in piazza G.B. Hodierna a Ragusa – da mercoledì 23 al prossimo 25 novembre.
La Faculty scientifica sarà costituita da oltre 90 medici, coordinati a livello locale dal direttore U.O.C. Nefrologia e Dialisi dell’Ospedale Maggiore “Nino Baglieri” di Modica Walter Morale e dal direttore U.O.C. Diagnostica per Immagini e Radiologia Interventistica dell’Azienda Ospedaliera Cannizzaro di Catania Domenico Patanè. Presenzieranno all’evento, nel corso dell’apertura, il presidente nazionale della Società Italiana di Nefrologia Stefano Bianchi, il presidente del VAS Italian Daniele Savio, il presidente della società scientifica spagnola del GEMAV – Spanish Multidisciplinay Vascular Access Group e coordinatore del gruppo degli accessi vascolari catalana della Società di Spagnola di Nefrologia Ramon Roca-Tey.
Al centro delle varie sessioni verranno presentati e analizzati i risultati degli studi clinici e dei cambiamenti introdotti dalla tecnologia, puntando ancora una volta i riflettori sull’importanza della ricerca, che consente di migliorare le condizioni di vita e di terapia per i pazienti emodializzati, e di lavoro per tutti gli operatori coinvolti. Altra importante macroarea che troverà spazio all’interno del convegno sarà la multidisciplinarietà, sempre più determinante nella gestione delle problematiche e dei casi più complessi. Proprio l’Equipe multidisciplinare gestita da Domenico Patanè e da Walter Morale ha introdotto – a settembre 2019 – per la prima volta in Italia, il sistema di realizzazione EndoFAV con dispositivo a radiofrequenza, procedura percutanea che permette la realizzazione di una fistola artero-venosa necessaria per effettuare emodialisi senza approccio chirurgico vascolare. A giugno 2022, grazie agli sforzi profusi dall’Asp di Ragusa che ha investito nello sviluppo di queste nuove metodologie, sono stati i primi nel centro Sud ad avere utilizzato un innovativo sistema per la realizzazione di endoFAV per emodialisi mediante la termoablazione senza radiazioni o mezzo di contrasto, ma solo con l’utilizzo ecografico. In atto sono primi in Italia per numero di pazienti trattati con questa metodica.
Primo appuntamento, dunque, mercoledì 23 alle ore 14.30 con i saluti istituzionali, a cui seguiranno i vari momenti: “Lettura a due voci”, “Agreement GDP-GEMAV”, “Mini-letture” e “I giovani progettano”. Il giorno successivo i lavori si apriranno alle ore 8.30 con “Il salvataggio dell’accesso vascolare”. Successivamente “Cateteri venosi centrali: i problemi persistono” e “Utilizzo della FV: strumenti e accorgimenti”. Nella sessione pomeridiana spazio a “Letture”, “Tecnologia e accesso vascolare”. Nell’ultima giornata – venerdì 25 – sarà la volta dei “Focus tematici (Accessi vascolari e dintorni) e delle “Mini-letture”.