Si sono svolte alle Ciminiere di Catania le “Giornate Diabetologiche 2022”. Due giornate, appunto, dedicate al diabete in cui si sono confrontati gli specialisti del settore. Numerosi gli argomenti di interesse del focus sulla patologia del diabete: dalla diagnosi alla gestione, passando per le impressionanti innovazioni tecnologiche che, negli ultimi anni, hanno migliorato notevolmente la qualità della vita dei pazienti.
A conclusione dei due giorni di congresso abbiamo tracciato un bilancio insieme al coordinatore scientifico, il dott. Cristiano Crisafulli.
“Bilancio certamente positivo, sia per la partecipazione, pensate che abbiamo avuto quasi 300 partecipanti. Ma la cosa più bella è stato che tra questi, c’erano un centinaio di giovani della scuola di formazione in medicina generale. Questo ci fa capire come esista un grosso impulso, una grossa volontà anche da parte di questi giovani ad affrontare questa problematica molto sentita. Altra cosa che mi ha fatto molto piacere è stata la partecipazione dei principali esponenti della diabetologia. Hanno portato il loro contributo su argomenti molto attuali che e devo dire che, in definitiva, siamo rimasti molto contenti dell’andamento del congresso”.
Quello che è emerso dagli interventi degli specialisti è come ci si debba aspettare, per il futuro, altre numerose novità che possano ancora migliorare la qualità di vita dei pazienti, quello che rimane l’obiettivo principale del vostro operato. Possiamo dire che il meglio deve ancora venire?
“Possiamo dire che oltre a una serie di nuove molecole e di nuovi approcci farmacologici, la tecnologia ci fornirà a breve tutta una serie di prodotti orientati principalmente sul paziente che ci consentiranno di dare ai diabetici una vita con meno handicap e, di conseguenza, un approccio alla vita che potremmo, con semplicità, definire più normale. E’ una cosa fondamentale perché la patologia e le sue problematiche portano anche disagi dal punto di vista psicologico. E’ chiaro che superare le problematiche permetterà al paziente di affrontare la patologia con maggiore serenità.
Altro argomento cardine del congresso sono state le complicanze che il diabete può portare. Possiamo dire che anche in questo caso c’è stato grande interesse, grande confronto e soprattutto un fondamentale aggiornamento?
Le comorbidità del diabete sono davvero molto importanti. Abbiamo visto come esista un grosso sforzo nel insegnare a tutta la classe medica aintervenire in maniera precoce. Questo in modo da non arrivare a queste complicanze che spesso sono veramente invalidanti.
L’appuntamento per le prossime “Giornate Diabetologiche” quando lo fissiamo?
“Presumo al 2024. Credo con molta onestà che uno spazio di due anni sia fondamentale per fare in modo che un evento di questa portata possa portare e aggiornare su delle novità”.