Unire salute, accoglienza e innovazione sociale. È questa la visione del progetto “Melograno”, elaborato nell’ambito del PNRR – Missione 5, Componente 3, Investimento 1.1.1 “Servizi e infrastrutture sociali di comunità”, con l’obiettivo di creare un sistema integrato di telemedicina e assistenza socio-alloggiativa per migranti, anziani e persone fragili.
Il progetto, della durata triennale (2022-2025) e dal valore complessivo di 2 milioni di euro, che si sviluppa nella zona del calatino, rappresenta una delle iniziative più strutturate per sperimentare un nuovo modello di welfare territoriale, capace di combinare tecnologia, solidarietà e inclusione.
La pandemia da Covid-19 ha accelerato la trasformazione dei sistemi di cura, mettendo in luce la necessità di una sanità più connessa, sostenibile e vicina alle persone. “Melograno” nasce proprio da questa consapevolezza: da un lato promuove un servizio di assistenza domiciliare socio-sanitaria, dall’altro un programma di integrazione abitativa per migranti e nuclei vulnerabili.
L’obiettivo è duplice: garantire cure di qualità a domicilio, grazie all’uso della telemedicina e della digitalizzazione, e favorire l’inclusione sociale attraverso percorsi abitativi personalizzati che contrastino la discriminazione e il disagio abitativo.
Nel campo sanitario, “Melograno” punta a creare una rete di assistenza domiciliare connessa, in grado di monitorare i pazienti cronici o dimessi da strutture ospedaliere attraverso centrali operative e piattaforme digitali.
Il sistema prevede:
• Telemonitoraggio dei parametri vitali tramite dispositivi integrati;
• Televisite e teleconsulto tra medico e paziente a distanza;
• Referti digitali certificati e accessibili tramite app;
• Formazione dei pazienti e caregiver, per rendere le famiglie protagoniste attive della cura.
Le centrali operative, sul modello delle COT – Centrali Operative Territoriali, garantiranno il coordinamento tra medici, infermieri e operatori socio-sanitari, offrendo un punto di contatto unico per l’assistito.
Il personale sanitario sarà formato su nuove tecnologie, relazioni digitali e strumenti di intelligenza artificiale per umanizzare la teleassistenza, rendendola accessibile anche agli anziani e ai soggetti meno digitalizzati.
Accanto alla dimensione sanitaria, “Melograno” sviluppa un servizio di assistenza all’integrazione socio-alloggiativa dei migranti, affrontando il tema del diritto alla casa e del radicamento nel territorio.
Il progetto interviene su più fronti:
• Sportelli di assistenza abitativa e call center per orientare i migranti nella ricerca di alloggi;
• Servizi di mediazione culturale e legale per superare barriere linguistiche e discriminazioni;
• Alloggi temporanei e fondi di garanzia per il versamento delle cauzioni e l’accesso agli affitti regolari.
Destinatari del progetto sono cittadini stranieri regolarmente presenti in Italia, famiglie con minori e profughi in fuga da conflitti, ai quali viene offerto un percorso di autonomia abitativa e inclusione sociale.
La stabilità di un alloggio, si legge nella proposta progettuale, “incrementa esponenzialmente la possibilità di successo del percorso di integrazione, rafforza il senso di appartenenza e consente una piena partecipazione alla vita della comunità”.
Il piano prevede la costituzione di équipe multidisciplinari composte da coordinatori, operatori sociali, mediatori culturali, infermieri, medici e assistenti sociali, affiancati da un team di gestione amministrativa, monitoraggio e rendicontazione.
Particolare attenzione viene dedicata alla formazione del personale e dei beneficiari: corsi di aggiornamento per professionisti sanitari, programmi di empowerment per i pazienti cronici, moduli educativi per caregiver e nuovi profili professionali tecnici legati alla telemedicina.
Le azioni di sensibilizzazione rivolte al territorio completeranno il percorso, promuovendo la conoscenza dei servizi, il dialogo interculturale e la cooperazione tra istituzioni, enti del terzo settore e cittadini.
“Melograno” si propone come modello pilota di sanità e inclusione sociale, fondato sulla collaborazione tra pubblico e privato, tecnologia e umanità, innovazione e solidarietà.
Un progetto che guarda oltre la semplice erogazione di servizi: un investimento nel futuro delle comunità locali, dove abitare e curarsi non sono solo bisogni primari, ma diritti fondamentali da garantire con intelligenza, empatia e partecipazione.

                                    