Mar, 18 Novembre 2025
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Intitolata a Francesco Navanzino la Sala Day Service di Oncologia del “Gravina”

All’Ospedale “Gravina” di Caltagirone la Sala Day Service di Oncologia è stata intitolata a Francesco Navanzino, benefattore e maestro ceramista.

Intitolata oggi a Francesco Navanzino la Sala Day Service dell’Unità Operativa di Oncologia dell’Ospedale “Gravina”.

Navanzino, benefattore del reparto e figura molto apprezzata nella comunità cittadina, maestro ceramista e uomo delle istituzioni, è stato assistito presso la stessa struttura, dove ha lasciato un ricordo profondo di umanità e sensibilità. Ancora in vita, ha voluto esprimere la sua riconoscenza con un gesto di generosità compiuto nel silenzio e nella discrezione, a favore dei pazienti e del personale sanitario.

Presenti allo svelamento della targa la moglie Maria Grazia, il fratello Mario con la moglie Maria, i figli Antonio, Luigi e Marilena, con i coniugi Concetta, Giuliana e Raffaele, e i nipoti Chiara, Elena, Francesco e Giacomo.

Intervenuti il direttore sanitario dell’Asp di Catania, Giovanni Francesco Di Fede, il direttore amministrativo Tamara Civello, il direttore dell’UOC di Oncologia Carmelo Giannitto, il referente della Direzione medica del Presidio Salvatore Bonfante, gli operatori del reparto e i direttori delle Unità Operative del Presidio.

Dopo la preghiera guidata da don Davide Paglia, assistente spirituale del Presidio ospedaliero, e la benedizione dei locali, la signora Navanzino ha svelato la targa dedicata al marito, in un clima di profonda commozione e partecipazione.

«Di Francesco Navanzino – ha detto Giannitto, che è stato promotore dell’iniziativa – voglio ricordare non l’artista o l’uomo delle istituzioni, ma il paziente: un uomo che ha affrontato la malattia con dignità, lucidità e accoglienza della sofferenza. Il suo modo di vivere la fragilità e la malattia ci ha insegnato molto, a noi medici e a tutto il reparto. Non ha cercato riconoscimenti, ma ha lasciato un segno profondo, che continuerà a parlare di lui ogni giorno».

«Desideriamo ringraziare il reparto di Oncologia e tutto il personale per aver voluto ricordare mio padre con questo gesto così sentito – ha detto Antonio Navanzino, a nome della famiglia -. La presenza oggi dei Direttori ci onora. Questo gesto restituisce il senso più autentico della vita di papà: un’esistenza vissuta con semplicità, nel lavoro, nel segno del servizio e dell’umanità silenziosa che lascia tracce profonde. È l’insegnamento più grande che abbiamo ereditato e che ci impegniamo a testimoniare ogni giorno».

La gratitudine ai familiari è stata espressa dal Direttore sanitario e dal Direttore amministrativo, che hanno anche portato i saluti del direttore generale dell’Asp di Catania, Giuseppe Laganga Senzio.

«Questa intitolazione – ha detto Di Fede – rappresenta un segno di riconoscenza verso un uomo che ha voluto testimoniare una profonda fiducia in questo Ospedale e nei suoi operatori. Il suo gesto ha consentito di dotare il reparto di una tecnologia che migliora la qualità dell’assistenza. È un esempio di umanità che ci onora e ci invita a proseguire su questa strada».

«Questa sala – ha aggiunto la dottoressa Civello – evidenzia oggi anche il suo ruolo simbolico, che richiama il valore della relazione umana nella cura. È nel dialogo, nella comprensione e nel rispetto reciproco che si costruisce la fiducia tra medico e paziente».

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