Il melanoma è diventato una delle neoplasie più diffuse in Italia.
Oggi rappresenta il terzo tumore per incidenza tra i giovani e i dati raccontano una crescita impressionante: dai circa 6.000 nuovi casi del 2004 si è passati a 15.000 negli ultimi anni, un aumento di oltre due volte e mezzo.
“Mai come adesso è necessario fare squadra tra istituzioni, clinici e cittadini” afferma Paolo Ascierto, presidente della Fondazione Melanoma e direttore dell’Unità di Oncologia Melanoma, Immunoterapia Oncologica e Terapie Innovative dell’Istituto Pascale di Napoli. L’appello arriva nel corso della settima edizione di We in Action, evento multidisciplinare dedicato alla prevenzione e alle nuove terapie.
Ascierto sottolinea come il melanoma colpisca in età sempre più precoce.
In Italia è oggi il terzo tumore più frequente sotto i 50 anni, in entrambi i sessi. A pesare è la scarsa attenzione alla prevenzione. Nonostante le campagne informative, molti giovani ignorano le regole di buon senso per proteggere la pelle dai raggi ultravioletti, soprattutto in estate e durante le esposizioni incontrollate al sole.
Screening e diagnosi precoce
Da qui la proposta di una grande campagna di screening nazionale. “Un controllo dei nei all’anno dal dermatologo, soprattutto per i soggetti a rischio, può fare la differenza” ribadisce Ascierto.
La diagnosi precoce, infatti, è l’arma più efficace: se il melanoma viene identificato allo stadio iniziale, le possibilità di guarigione superano il 90%.
Non si tratta solo di salvare vite, ma anche di ridurre i costi per il Servizio Sanitario Nazionale. “Un melanoma diagnosticato precocemente – spiega Ascierto – permette di evitare terapie costose, spesso necessarie nei casi avanzati”.
Lo screening diventa quindi un investimento a doppio valore. Da un lato consente di individuare lesioni sospette prima che si diffondano a linfonodi o organi. Dall’altro educa le persone all’auto-osservazione, spingendole a rivolgersi al medico in presenza di anomalie cutanee.
“La strada per sconfiggere il melanoma – conclude Ascierto – è chiara. Implementare programmi di prevenzione e screening sistematici significa tutelare la salute pubblica e ridurre i costi sociali e sanitari”.