Mar, 16 Settembre 2025
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Stipsi: un problema per moltissimi italiani, ma l’80% dei lassativi è inutile

La stipsi colpisce 13 milioni di italiani, ma nell’80% dei casi i lassativi non sono efficaci. Gli esperti raccomandano diagnosi specialistiche e soluzioni chirurgiche mini-invasive.

Sono oltre 13 milioni gli italiani che convivono con la stipsi, una condizione cronica e debilitante spesso sottovalutata, ma che incide pesantemente sulla qualità della vita, soprattutto in vacanza o durante i viaggi.

A fare il punto sul fenomeno è stato il secondo congresso “Hot Topics in Functional Digestive Surgery Meeting” appena concluso a Napoli, promosso dall’Ospedale Buon Consiglio Fatebenefratelli e dalla Società Italiana Unitaria di Colon-Proctologia (SIUCP).

Al centro del dibattito, l’abuso e l’inefficacia dei lassativi, che nel solo 2023 hanno generato una spesa di 130 milioni di euro in farmaci, a cui si aggiungono ben 2,4 miliardi di euro per prodotti naturali a base vegetale. Secondo l’Aifa, in 8 casi su 10 i lassativi non risolvono il problema e vengono utilizzati in maniera impropria.

Le vere cause della stipsi

«Molti credono che la stipsi sia una malattia unica, ma si tratta di un sintomo con cause diverse – spiega il dott. Adolfo Renzi, responsabile dell’Unità Operativa Malattie Funzionali dell’Esofago e Colon-Retto del Fatebenefratelli –. Oltre l’80% dei casi è dovuto a problemi anatomici come prolasso rettale, rettocele, intussuscezione rettale, cistocele o disfunzioni del pavimento pelvico».

I sintomi più comuni sono: sforzo eccessivo durante la defecazione, sensazione di evacuazione incompleta, bisogno di clisteri o manovre manuali. A soffrirne di più sono le donne di mezza età, soprattutto dopo gravidanze multiple.

Campanelli d’allarme da non ignorare

Ecco i 5 segnali che richiedono una visita specialistica:

  1. Restare più di 15 minuti in bagno senza evacuare.
  2. Uso frequente di clisteri.
  3. Evacuazioni frammentate e incomplete.
  4. Sensazione costante di “peso” anale.
  5. Percezione di svuotamento parziale.

Le 4 buone pratiche per combattere la stipsi

  1. Regolarità nei pasti, che aiuta il ritmo intestinale.
  2. Dieta ricca di fibre (20-35g al giorno) con frutta, verdura, cereali e legumi.
  3. Attività fisica costante, anche moderata.
  4. Idratazione adeguata: bere almeno 1,5-2 litri di acqua al giorno.

Evitare l’uso di lassativi senza prescrizione medica è fondamentale: possono alterare il funzionamento intestinale e peggiorare il quadro.

Le nuove soluzioni: mini-chirurgia risolutiva

Per chi soffre di “defecazione ostruita”, oggi esistono trattamenti chirurgici mini-invasivi personalizzati, spesso gratuiti tramite il SSN, che permettono una risoluzione definitiva del problema con pochi giorni di ricovero e senza dolore significativo.

«La stipsi non è solo un disturbo fastidioso: è una condizione seria che merita attenzione specialistica. Basta con i rimedi fai-da-te», conclude Renzi.

Un appello forte che richiama l’importanza di informazione, diagnosi precoce e trattamenti mirati per un disturbo che riguarda milioni di italiani ma troppo spesso viene banalizzato.

Alessandro Fragala'
Alessandro Fragala'
Laureato in Scienze della Comunicazione e specializzato in Culture e Linguaggi per la comunicazione all'Università di Catania, diventa giornalista nel 2010 collaborando con l'emittente Antenna Sicilia. Si occupa di sport e in particolare delle vicende del Calcio Catania. Nel 2015 fonda insieme ad altri colleghi l'agenzia Sicra e diventa direttore di Sotto il cielo Rossazzurro, portale web e programma radiofonico in onda su Radio Antenna Uno e Radio Catania. Nel 2016 diventa capo redattore dell'emittente Medical Excellence e redattore di BlogSicilia. Nel 2018 diventa direttore di Futura Production e successivamente del telegiornale di TeleJonica. Conduce su VideoRegione e TeleJonica programmi di successo come Incontri, Teste di calcio, Solo Chiacchiere, Tazebao, Aperinews e le dirette della Festa di Sant'Agata 2020 e 2021. Attualmente Direttore responsabile di SudSport, inserto sportivo di SudPress e capo ufficio stampa del Mpa.

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