Equità di accesso e comunicazione trasparente: queste le fondamenta su cui il sistema sanitario intende costruire la corretta applicazione del nuovo Piano regionale per la prevenzione.
L’ospedale Cervello di Palermo, uno dei luoghi simbolo della pandemia in Sicilia, ha visto la partecipazione congiunta di istituzioni e operatori sanitari. Un’occasione per alzare l’attenzione sul tema della cura per il proprio corpo e al contempo per ribadire di non dare per finita la pandemia, nonostante l’allentamento delle restrizioni.
Il piano, approvato dalla Regione a fine 2021, non si rivolge solo al mondo sanitario ma anche ad altre istituzioni (amministrazioni comunali, forze dell’Ordine, associazioni sindacali) e ai cittadini, in modo che tutti ricevano informazioni chiare senza distinzioni legate all’età o alla residenza. Una sorta di replica della campagna vaccinale, con la speranza che l’impatto della comunicazione sia altrettanto efficace. Per la realizzazione del piano sono stati identificati sei macro obiettivi su cui è più urgente attuare la prevenzione: malattie croniche non trasmissibili, dipendenze e problemi correlati, incidenti domestici e stradali, infortuni e incidenti professionali, clima e salute, malattie infettive prioritarie.
I programmi per la Sicilia
Il documento è inoltre composto da 14 programmi. I primi dieci sono estrapolati dal Piano nazionale sulla prevenzione e sono uguali per tutte le regioni, gli altri quattro vengono scelti singolarmente a seconda delle esigenze territoriali. La Sicilia a riguardo si focalizzerà su identificazione precoce dei soggetti affetti da patologie croniche, ricorso a screening oncologici, promozione della salute della madre e del bambino (nei primi mille giorni di vita), verifica periodica sullo stato di salute.
L’assessore regionale alla Salute Ruggero Razza ricorda come “la scelta di coinvolgere indistintamente professionisti sanitari e cittadinanza è profondamente innovativa e indicativa dell’attenzione che, a livello istituzionale, abbiamo voluto rivolgere su un tema fin troppo trascurato come quello della prevenzione. È importante che i cittadini siano consapevoli degli strumenti a disposizione per mantenere quanto più salubre il proprio corpo e lo stile di vita”.
Razza ha poi ringraziato nuovamente gli operatori dell’ospedale Cervello “per l’impegno profuso nel contrastare la pandemia e per aver retto nei momenti più critici”. L’attenzione alla prevenzione è data, come evidenzia il direttore generale delle aziende ospedaliere riunite Villa Sofia – Cervello Walter Messina, dal fatto che “il 5% delle strutture territoriali è totalmente dedicato alla prevenzione. È indispensabile tenere la guardia alta sullo stato di salute della cittadinanza”. Per Toti Amato, presidente dell’Ordine dei medici di Palermo, l’aspetto essenziale è che “tutti i professionisti sanitari abbiano a disposizione linee guida trasparenti per trasmettere informazioni corrette sulla prevenzione”.