Mar, 16 Settembre 2025
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Da diabete a infarto, con l’intelligenza artificiale diagnosi e cure sempre più precoci

Dall’analisi delle immagini alla medicina personalizzata, l’IA rafforza il ruolo del medico e accelera diagnosi e cure.

L’intelligenza artificiale sta rivoluzionando la medicina.

Non solo strumenti innovativi, ma una nuova visione della pratica clinica e della ricerca.

A Roma si è tenuto il congresso promosso da Fondazione Menarini, in collaborazione con Gemelli Isola – Ospedale Isola Tiberina, University of Central Florida College of Medicine, Sovaris AI e The Foundation for Gender-specific Medicine. Quattro giorni di incontri per capire come l’IA stia già cambiando il modo in cui i medici lavorano, insegnano e curano.

Il medico resta al centro

“Non sarà l’intelligenza artificiale a sostituire i medici, ma i medici che sapranno usarla sostituiranno chi non lo farà”, ha spiegato Stefano Del Prato, presidente di Fondazione Menarini. Secondo l’esperto, l’empatia, la capacità critica e la relazione con il paziente restano insostituibili. La tecnologia serve a rafforzare, non a ridurre, il ruolo del professionista sanitario.

Dalla prevenzione alla personalizzazione delle cure

I sistemi di IA sono già in grado di leggere ECG, radiografie, TAC e risonanze con una precisione pari o superiore a quella umana. Questo permette diagnosi più rapide e riduce gli errori. Gli algoritmi consentono inoltre di costruire terapie personalizzate, integrando dati genetici, clinici e ambientali, così da massimizzare i benefici e minimizzare gli effetti collaterali.

Oltre le specialità

L’IA non riguarda un solo ambito. Cardiologia, diabetologia, pneumologia: tutte le discipline possono beneficiarne. E lo sguardo va già oltre, verso gemelli digitali, simulazioni di interventi complessi, sistemi predittivi per gestire epidemie e robot chirurgici autonomi.

Le sfide da affrontare

Accanto alle opportunità emergono anche criticità. Privacy dei dati, responsabilità clinica, trasparenza degli algoritmi: sono i temi che richiedono risposte urgenti. Perché la fiducia dei pazienti si conquista solo con strumenti spiegabili, chiari e affidabili.

Il futuro della professione

Il medico del futuro dovrà unire competenze cliniche, digitali ed etiche. Capace di integrare i dati prodotti dall’IA in decisioni che mettano al centro la persona e non solo la malattia.

“La formazione stessa dei medici dovrà cambiare”, ha concluso Del Prato, “perché l’era dell’intelligenza artificiale ridefinisce il nostro mestiere, senza togliere nulla al valore umano che lo caratterizza”.

Alessandro Fragala'
Alessandro Fragala'
Laureato in Scienze della Comunicazione e specializzato in Culture e Linguaggi per la comunicazione all'Università di Catania, diventa giornalista nel 2010 collaborando con l'emittente Antenna Sicilia. Si occupa di sport e in particolare delle vicende del Calcio Catania. Nel 2015 fonda insieme ad altri colleghi l'agenzia Sicra e diventa direttore di Sotto il cielo Rossazzurro, portale web e programma radiofonico in onda su Radio Antenna Uno e Radio Catania. Nel 2016 diventa capo redattore dell'emittente Medical Excellence e redattore di BlogSicilia. Nel 2018 diventa direttore di Futura Production e successivamente del telegiornale di TeleJonica. Conduce su VideoRegione e TeleJonica programmi di successo come Incontri, Teste di calcio, Solo Chiacchiere, Tazebao, Aperinews e le dirette della Festa di Sant'Agata 2020 e 2021. Attualmente Direttore responsabile di SudSport, inserto sportivo di SudPress e capo ufficio stampa del Mpa.

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