Mer, 19 Febbraio 2025
HomeSanità privataAllarme odontoiatria convenzionata: solo il 36% accede al dentista (VIDEO)

Allarme odontoiatria convenzionata: solo il 36% accede al dentista (VIDEO)

Una crisi che colpisce cittadini e operatori, appello urgente per interventi istituzionali

L’accesso alle cure odontoiatriche in Sicilia si trova ai minimi storici. Secondo i dati del biennio 2022-2023, solo il 36% delle famiglie siciliane ha avuto almeno un componente che si è recato dal dentista, un dato che pone la regione al penultimo posto in Italia, superando solo la Calabria (32%) e molto al di sotto della media nazionale del 61%. Una situazione drammatica che richiede interventi urgenti per evitare il crollo del comparto odontoiatrico convenzionato, già gravemente provato da tariffe ferme da oltre vent’anni e un nomenclatore tariffario considerato obsoleto. Questo sistema tariffario, infatti, non riflette né i costi operativi attuali né l’evoluzione delle esigenze sanitarie, penalizzando sia gli operatori che i cittadini.

L’allarme è stato lanciato oggi durante una conferenza stampa presso la sede dell’Ordine dei Medici di Palermo, un momento cruciale che ha visto la partecipazione dei principali rappresentanti del settore odontoiatrico siciliano e nazionale. “La nostra missione è proteggere la sostenibilità economica e la qualità del servizio odontoiatrico convenzionato in Sicilia” ha dichiarato Fulvia Magenga, Segretario Generale SIASO. La crisi che stiamo vivendo non è solo un problema sanitario, ma una questione di equità sociale. Federprofessioni sta lavorando instancabilmente per garantire che le richieste del settore vengano ascoltate a tutti i livelli istituzionali”. Magenga inoltre espresso la sua preoccupazione per la possibile perdita di posti di lavoro nel settore, sottolineando come la crisi possa avere ripercussioni gravi sull’occupazione e sul futuro di molti professionisti.

Federprofessioni si è distinta per il suo sostegno incondizionato agli operatori del settore, coordinando un dialogo con istituzioni, professionisti e cittadini per costruire una rete di supporto in grado di affrontare le criticità più urgenti.

Il Dott. Francesco Romano, Presidente Nazionale SIOD, ha sottolineato la necessità di un’azione tempestiva: “Questa crisi dell’odontoiatria convenzionata non può più essere ignorata. Il sistema attuale è al collasso, e ciò incide direttamente sulla salute dei cittadini e sulla sostenibilità delle strutture sanitarie. È fondamentale che le istituzioni riconoscano l’urgenza della situazione e intervengano con provvedimenti concreti, adeguando le tariffe e modernizzando il nomenclatore. Solo con una revisione strutturale del sistema possiamo garantire un servizio equo e accessibile per tutti.”

Una crisi che richiede interventi immediati. Il focus dell’incontro si è concentrato sull’adeguamento delle tariffe della medicina specialistica convenzionata e sull’introduzione di un piano di riforma del nomenclatore tariffario. Come sottolineato dai relatori, il blocco ventennale delle tariffe non tiene conto dell’aumento dei costi operativi e delle esigenze di una popolazione sempre più bisognosa di cure.

“La situazione è insostenibile, e il rischio concreto è il crollo delle prestazioni odontoiatriche convenzionate,” ha ribadito Luca Rappa, Presidente CROAT. “L’unica soluzione è un intervento istituzionale che garantisca risorse adeguate e un riequilibrio tra i costi sostenuti dalle strutture e le tariffe rimborsate.”

Un appello alle istituzioni. Il messaggio della conferenza è chiaro: è necessario un intervento immediato per salvare il diritto alla salute dei cittadini siciliani. 

Lucia Toscano, referente SIASO Sicilia, ha portato una testimonianza diretta, evidenziando le difficoltà quotidiane degli operatori e dei pazienti: “Sono inserita in questo settore dal 2007 e da quasi diciotto anni mi occupo anche di inserire richieste di prestazioni odontoiatriche. Nel corso degli anni, ho sempre cercato di spiegare ai pazienti e ai genitori dei bambini con seri problemi di occlusione che, secondo il tariffario del Servizio Sanitario Nazionale, i denti vengono curati solo se possibile e, se definitivamente compromessi, estratti. Ma la riabilitazione? Purtroppo, questa non è prevista dal tariffario, lasciando i pazienti a tornare a casa con il diritto alla salute negato. E questa situazione si ripete ogni giorno.”

Con la speranza che questa iniziativa segni l’inizio di un dialogo costruttivo, i rappresentanti del settore odontoiatrico ribadiscono la loro determinazione a salvaguardare un servizio essenziale per la salute dei cittadini siciliani.

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

19 − 12 =

- Advertisment -spot_imgspot_imgspot_imgspot_img

Categorie

Da non perdere