Si è svolto oggi un incontro formativo dedicato ai Medici di Medicina Generale (MMG) e ai Pediatri di Libera Scelta (PLS), che ha visto una significativa partecipazione di professionisti sanitari. L’iniziativa rientra nel percorso promosso dal direttore generale dell’ASP di Messina, Giuseppe Cuccì, insieme alla direzione strategica, con l’obiettivo di diffondere la cultura della prevenzione e ridurre le disuguaglianze, garantendo il diritto alla salute soprattutto ai soggetti più vulnerabili.
La giornata si è aperta con i saluti istituzionali del presidente dell’Ordine dei Medici, Giacomo Caudo, a cui hanno fatto seguito gli interventi del direttore generale Cuccì, del segretario provinciale FIMMG, Aurelio Lembo, della presidente AMMI, Francesca De Domenico, del sindaco di Messina, Federico Basile, e del componente della Commissione VI Salute, Servizi Sociali e Sanitari, Giuseppe Galuzzo.
Successivamente, le relazioni scientifiche sono state affidate a Giuseppe Ruggeri ed Eliana Tripodo, a Rosaria Cuffari – che ha illustrato le attività sugli screening oncologici – e ad Antonina Santisi, che ha approfondito i principi del counseling motivazionale.
Particolarmente rilevante l’intervento della dott.ssa Eliana Tripodo, che ha presentato il progetto PL11, nato nell’ambito del Piano Regionale della Prevenzione 2020-2025.
«Il progetto PL11 – ha spiegato – punta a promuovere la salute nei luoghi di vita e di lavoro, in particolare scuole e istituti penitenziari. Coinvolge medici, insegnanti, operatori penitenziari e amministratori in un’ottica multidisciplinare e intersettoriale, già di per sé un grande valore».
Tripodo ha sottolineato il ruolo centrale di MMG e PLS:
«Sono i primi interlocutori delle famiglie, conoscono bene il territorio e intercettano i bisogni di salute. Possono diventare vere e proprie antenne di prevenzione, aiutando a riconoscere precocemente i fattori di rischio delle malattie croniche e cardiovascolari, fornendo indicazioni sugli stili di vita e facilitando il collegamento con scuole e istituzioni nei casi di maggiore fragilità».
L’intervento ha richiamato anche la necessità di una visione One Health, che riconosca il legame tra salute umana, ambiente, relazioni sociali ed educazione:
«Non possiamo più pensare alla salute come a un bene isolato dal contesto. I dati sui suicidi in carcere sono un campanello d’allarme: la prevenzione efficace passa solo da politiche integrate».
Il direttore generale Giuseppe Cuccì ha ribadito il valore strategico del Progetto PL11 nella lotta alle malattie croniche non trasmissibili, con particolare riferimento a quelle cardiovascolari e oncologiche:
«Con PL11 mettiamo la prevenzione al centro: meno infarti e tumori diagnosticati tardi, più salute per la comunità messinese. Screening oncologici e valutazione del rischio cardiovascolare devono essere vicini a casa e accessibili a tutti, anche con unità mobili e orari ampliati. La prevenzione non è uno slogan: significa pressione, colesterolo e glicemia controllati; smettere di fumare, praticare attività fisica, seguire la dieta mediterranea; aderire a mammografia, Pap/HPV test e screening del colon-retto. Vogliamo portare gli screening alle persone, con inviti personalizzati, ambulatori territoriali e percorsi facilitati per i cittadini più fragili. È un vero e proprio patto di comunità: ASP, medici di famiglia, pediatri, farmacie, scuole, Comuni e terzo settore insieme per salute ed equità».
Il convegno si è concluso con un messaggio chiaro: la prevenzione non è un costo, ma un investimento sociale e culturale, indispensabile per costruire una comunità più sana, consapevole e solidale.

