Nefrologi, cardiologi, internisti intensivisti, rianimatori, tutti specialisti coinvolti nella gestione dei pazienti che sviluppano danno renale acuto, si sono confrontati al San Marco nel corso di una giornata di lavori.
L’incontro, dal titolo “Il nefrologo incontra gli altri specialisti” è stato promosso dall’Azienda Ospedaliero Universitaria Policlinico “G. Rodolico – San Marco” diretta da Gaetano Sirna e in particolare è stato curato dalla responsabile dell’Unità Operativa di Nefrologia e Dialisi, Carmelita Marcantoni, con il valido supporto della direzione medica di presidio retta da Annarita Mattaliano, dell’UOS Formazione con il responsabile Angelo Gambera e il Centro Multimediale guidato da Salvo Favitta coadiuvato da Damiano Nicosia.
Il danno renale acuto rappresenta una complicanza molto seria del decorso clinico del paziente ospedalizzato che impatta molto sulla sopravvivenza e richiede diagnosi precoce e intervento terapeutico adeguato.
In particolar modo i pazienti ricoverati in area critica hanno maggiore probabilità di sviluppare danno renale acuto che può richiedere l’avvio di trattamenti extracorporei invasivi.
Da qui l’esigenza di un costante aggiornamento tra esperti in grado di affrontare con capacità e competenze, le eventuali emergenze sviluppate dai degenti.