“La sanità sarà protagonista di questa legge di bilancio”.
Lo ha dichiarato il ministro della Salute Orazio Schillaci in un’intervista al Corriere della Sera, anticipando che nella prossima Manovra potrebbero essere stanziati altri 2,2-2,5 miliardi di euro, che si aggiungeranno ai 4 miliardi già previsti per il 2026, per rendere “più adeguato il Fondo Sanitario Nazionale”.
Secondo Schillaci, la trattativa con il Ministero dell’Economia e delle Finanze è ancora in corso, ma l’intesa di fondo è chiara: “I soldi serviranno per far fronte alla carenza di personale, quindi per assumere medici e infermieri. La popolazione invecchia e aumentano i bisogni, la pressione sugli operatori va alleggerita”.
Il ministro ha confermato l’esistenza del progetto di collaborazione con l’India per l’assunzione di infermieri, sottolineando però che non sarà l’unica strada percorsa: “Il progetto è in piedi perché potenzialmente efficace, visto che potremmo attingere da una disponibilità di circa tre milioni di infermieri. Ma stiamo vagliando anche altre soluzioni. In Lombardia hanno assunto professionisti argentini, altri si sono rivolti a Paraguay, Albania e Indonesia. Il problema è trovare personale con titoli equivalenti ai nostri. Sarà una soluzione tampone”.
Sul fronte delle retribuzioni, Schillaci ha annunciato che nella prossima legge di bilancio è previsto un aumento delle indennità di specificità e una riduzione dei vincoli sul rapporto di esclusività, con l’obiettivo di rendere più attrattiva la professione sanitaria.
Il ministro ha inoltre precisato che, rispetto al periodo pre-pandemico, il numero di medici non è diminuito, ma alcune specialità restano scoperte: “Sono previsti interventi sulle indennità e la defiscalizzazione anche per loro. I cambiamenti non piacciono mai, ma il modello della medicina di base va riformato”.

