Ven, 7 Novembre 2025
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Un terzo delle donne che accedono agli ambulatori ginecologici vive disagio psicosociale

Oltre un terzo delle donne italiane che accedono a un ambulatorio ginecologico vive disagio psicosociale. Lo studio rivela legami con violenza e fragilità sociali.

In Italia oltre una donna su tre che si rivolge a un ambulatorio ginecologico dichiara di soffrire di disagio psicologico e sociale. È quanto emerge dal primo studio nazionale sul tema, pubblicato sull’American Journal of Obstetrics and Gynecology Global Report (impact factor 8,7), che ha coinvolto oltre 400 pazienti attraverso questionari strutturati.

I numeri dello studio

I dati raccolti fotografano una realtà complessa e preoccupante:

  • Il 33% delle donne riferisce di aver subito una forma di violenza: fisica (22,1%), psicologica (55,1%), verbale (42,6%) o sessuale (8,1%).
  • Il 14% dichiara di vivere in condizioni di insicurezza alimentare.
  • Le pazienti con patologie oncologiche hanno un rischio di disagio psicosociale quasi quattro volte maggiorerispetto alle donne sane.

Fattori di rischio e implicazioni sanitarie

Secondo i ricercatori, i principali fattori associati al disagio sono le difficoltà economiche, la presenza di malattie croniche o oncologiche, l’esperienza di violenza e la carenza di risorse alimentari. Elementi che confermano come la salute femminile sia strettamente intrecciata con le condizioni sociali ed economiche.

“Molto spesso i problemi clinici si accompagnano a fragilità sociali nascoste – evidenziano gli autori –. Per questo occorre un approccio sistemico e integrato, in grado di coniugare assistenza sanitaria e supporto sociale”.

Una ricerca di rilievo internazionale

Lo studio, realizzato con la collaborazione di un’équipe multidisciplinare di ginecologi, statistici ed esperti di etica, rappresenta un punto di svolta nel campo della salute femminile. I risultati saranno presentati al Congresso della Società Italiana di Statistica Medica ed Epidemiologia (Pavia, 9-12 settembre 2025).

Secondo gli esperti, il lavoro non solo fornisce dati finora inediti in Italia, ma lancia un forte messaggio alla comunità scientifica e istituzionale: la salute della donna va affrontata nella sua interezza, includendo le dimensioni psicologiche e sociali.

Prospettive future

L’obiettivo ora è trasformare l’evidenza scientifica in strumenti operativi per la clinica e la prevenzione, sviluppando percorsi di screening psicosociale in ambito ginecologico e implementando servizi integrati di sostegno.

Come sottolineano i ricercatori: “Intercettare precocemente le situazioni di fragilità significa dare risposte concrete e tempestive a bisogni che troppo spesso restano invisibili. La cura non si esaurisce nel gesto tecnico, ma prende forza dalla relazione, dall’ascolto e dalla rete di sostegno”.

Alessandro Fragala'
Alessandro Fragala'
Laureato in Scienze della Comunicazione e specializzato in Culture e Linguaggi per la comunicazione all'Università di Catania, diventa giornalista nel 2010 collaborando con l'emittente Antenna Sicilia. Si occupa di sport e in particolare delle vicende del Calcio Catania. Nel 2015 fonda insieme ad altri colleghi l'agenzia Sicra e diventa direttore di Sotto il cielo Rossazzurro, portale web e programma radiofonico in onda su Radio Antenna Uno e Radio Catania. Nel 2016 diventa capo redattore dell'emittente Medical Excellence e redattore di BlogSicilia. Nel 2018 diventa direttore di Futura Production e successivamente del telegiornale di TeleJonica. Conduce su VideoRegione e TeleJonica programmi di successo come Incontri, Teste di calcio, Solo Chiacchiere, Tazebao, Aperinews e le dirette della Festa di Sant'Agata 2020 e 2021. Attualmente Direttore responsabile di SudSport, inserto sportivo di SudPress e capo ufficio stampa del Mpa.

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