Gio, 28 Settembre 2023
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21 mila medici in fuga dagli ospedali

I dati degli ultimi 3 anni riguardo alla fuga dei medici dai nosocomi italiani

Negli ultimi 3 anni il Servizio sanitario nazionale ha perso quasi 21mila medici specialisti. Dal 2019 al
2021 hanno abbandonato l’ospedale 8.000 camici bianchi per dimissioni volontarie e scadenza del contratto a tempo determinato e 12.645 per pensionamenti, decessi e invalidità al 100%. Questi i risultati di uno studio realizzato dall’Anaao Assomed, frutto dell’elaborazione dei dati CAT e Onaosi, presentato nell’ambito della conferenza nazionale sulla questione medica promossa da Fnomceo. Anche i medici sono vittime del fenomeno meglio noto con l’espressione “Great Resignation”, il significativo aumento delle dimissioni, che vede un numero crescente di persone in numerosi ambiti lavorativi lasciare il loro impiego. Le cause che portano a questa drastica decisione sono le più svariate: dal burnout, alla ricerca di un posto che preservi il proprio benessere, al desiderio di poter avere la possibilità di gestire le giornate di lavoro difendendo il work-life balance.

Complice dell’innesco di questo meccanismo – secondo lo studio – è stata sicuramente la pandemia che ha nettamente peggiorato le condizioni di lavoro negli ospedali. Il fenomeno delle dimissioni dagli ospedali, con i medici che decidono di abbandonare il tanto ambìto e prestigioso posto a tempo indeterminato in ospedale, è un’evidenza recente. Da sempre un certo numero di medici decide di cambiare lavoro, ma i dati del Conto Annuale del Tesoro (CAT) evidenziano che dal 2017 in tutta Italia si assiste ad una vera e propria esplosione del fenomeno, con un trend in progressivo aumento.

I dati del 2020 e del 2021, tratti dal database Onaosi, confermano il persistere di una quota importante di licenziamenti (da 2000 a 3000) che si aggiungono alle uscite per pensionamento: 2886 medici ospedalieri, il 39% in più rispetto al 2020 ha deciso di lasciare la dipendenza del SSN e proseguire la propria attività professionale altrove.

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