Un bambino nato prematuramente alla 31ª settimana di gestazione si è trovato ad affrontare una complessa e delicata emergenza medica, che ha richiesto l’intervento di un’équipe multidisciplinare composta da specialisti in Chirurgia Maxillo-Facciale, Chirurgia Pediatrica, Neonatologia UTIN, Otorinolaringoiatria e Anestesia e Rianimazione.
Alla nascita, il neonato ha manifestato una grave insufficienza respiratoria dovuta alla presenza di una massa imponente che ostruiva completamente il cavo orale, impedendo l’intubazione e mettendolo in serio pericolo di soffocamento. Vista la rarità e la gravità della condizione, è stato necessario un intervento tempestivo con il coinvolgimento di più specialisti.
Trasferito d’urgenza da Enna al Policlinico “Rodolico” di Catania tramite il servizio STEN (Servizio di Trasporto Neonatale), sotto la supervisione del direttore dell’UTIN del San Marco, Marco Saporito, il piccolo è arrivato in condizioni critiche e inizialmente è stato trattato con una maschera laringea. Grazie alla collaborazione tra medici otorinolaringoiatri e anestesisti, è stato possibile intubarlo con un fibroscopio, aggirando l’ostacolo rappresentato dalla massa che bloccava il cavo orale.
Nei giorni successivi, la situazione è rimasta delicata. Dopo una settimana, si è reso necessario un intervento di tracheotomia per stabilizzare la respirazione. Il neonato è stato quindi ricoverato in Neonatologia, supportato da ventilazione meccanica e nutrizione parenterale. Dopo circa 14 giorni, è stata eseguita una gastrostomia chirurgica con plastica antireflusso, per garantire un’alimentazione sicura ed evitare il rischio di polmonite ab ingestis.
Le prime indagini radiologiche, tra cui TAC e risonanza magnetica, non hanno fornito una diagnosa chiara. Inizialmente, si sospettava un linfoangioma, data la componente vascolare predominante della massa. Tuttavia, nonostante le terapie mirate, la crescita della massa non si arrestava. La diagnosi definitiva è arrivata solo dopo la biopsia, che ha rivelato la presenza di un teratoma, un tumore embrionario rarissimo, soprattutto di tali dimensioni in un neonato così piccolo.
A questo punto, l’équipe multidisciplinare – composta dalla direttrice dell’UTIN, Pasqua Betta, dal direttore della Chirurgia Maxillo-Facciale, Alberto Bianchi, con il chirurgo Salvatore Battaglia, dal direttore della Chirurgia Pediatrica, Vincenzo Di Benedetto, con la collaborazione della dottoressa Maria Grazia Scuderi, dal direttore dell’Otorinolaringoiatria, Ignazio La Mantia, insieme ai colleghi Roberto Lavina, Salvatore Cocuzza e Antonio Bonanno, e con il supporto di Rita Scalisi dell’UOC di Anestesia e Rianimazione I – ha deciso di intervenire chirurgicamente per rimuovere il tumore, riducendone il volume prima dell’operazione.
Grazie all’elevata professionalità e alla presenza di un centro multidisciplinare ben attrezzato, si è potuto evitare il trasferimento del piccolo paziente in altre strutture, garantendogli assistenza immediata e riducendo i rischi legati a eventuali spostamenti.
L’intervento, eseguito dai chirurghi maxillo-facciali, ha rivelato che la massa aveva origine nelle tonsille di destra. Durante l’operazione è stata inoltre individuata una palatoschisi, una malformazione del palato che richiederà un successivo intervento chirurgico entro la fine dell’anno.
Nei giorni seguenti all’intervento, una volta stabilizzato, il piccolo ha iniziato un percorso di riabilitazione con trattamenti di logopedia, fisioterapia e test di deglutizione, grazie alle competenze presenti all’interno della struttura ospedaliera.
Con il passare delle settimane, il bambino ha risposto positivamente alle cure, crescendo in modo soddisfacente. Dopo due mesi di degenza, è stato finalmente affidato ai genitori, che hanno potuto gioire per i progressi del loro piccolo.
Questo caso rappresenta un esempio straordinario di collaborazione e tempestività del sistema sanitario locale, che ha saputo affrontare con successo una situazione di emergenza complessa, salvaguardando la vita del neonato e garantendogli le migliori cure possibili.
