Dal 29 settembre all’1 ottobre l’Istituto Superiore “Majorana-Arcoleo” ospiterà il percorso formativo “Co-costruiamo una nuova alleanza educativa: verso il patto di comunità”, un evento che mette in dialogo mondi diversi – scuola, sanità, istituzioni, terzo settore e famiglie – per costruire un patto educativo di comunità capace di dare risposte nuove e concrete alle sfide educative e al disagio giovanile.
L’appuntamento è promosso e organizzato dall’Istituto Superiore “Majorana-Arcoleo”, in collaborazione con l’Istituto di Sociologia “Luigi Sturzo”, l’Asp di Catania, la Diocesi e il Comune di Caltagirone.
«La scuola – sottolinea il dirigente scolastico del “Majorana-Arcoleo”, Giuseppe Turrisi – è chiamata oggi a essere protagonista di un cambiamento radicale nel modo di intendere i processi educativi. Questa iniziativa segna un passaggio importante: non più una scuola chiusa in sé stessa, ma aperta al territorio, pronta a stringere un patto con le famiglie, le istituzioni e i servizi. Le pratiche dialogiche che avvieremo danno voce a ciascun attore coinvolto: studenti, docenti, genitori, operatori sociali. In questo modo si rafforza il senso di corresponsabilità e di appartenenza, perché tutti diventiamo co-autori di un progetto educativo comune».
«Per l’Istituto di Sociologia Luigi Sturzo – aggiunge il direttore della Scuola di Servizio Sociale, Vincenzo Tinto – questo appuntamento rappresenta un importante punto di arrivo e, al tempo stesso, un momento di inizio. Da anni collaboriamo con l’ASP di Catania e con il Dipartimento di Salute Mentale di Caltagirone nella formazione del personale sanitario e socioassistenziale sulle pratiche dialogiche. Quest’anno, grazie al coinvolgimento delle scuole, della Diocesi e del terzo settore, facciamo un passo ulteriore. A un anno dalla nascita dell’Accademia Mediterranea delle Pratiche Dialogiche, la sfida è quella di radicare questi approcci nella vita quotidiana delle comunità educative e sociali».
Il programma della tre giorni prenderà avvio alle 9.00 del 29 settembre con i saluti istituzionali, portati dal dirigente scolastico Giuseppe Turrisi e dal direttore della Scuola di Servizio Sociale dell’Istituto di Sociologia “Luigi Sturzo”, Vincenzo Tinto, insieme alla dirigente scolastica capofila delle Scuole Dialogiche Ilaria Virgilio, al sindaco di Caltagirone Fabio Roccuzzo, al direttore generale dell’Asp di Catania Giuseppe Laganga Senzio e al vescovo di Caltagirone mons. Calogero Peri.
Successivamente il percorso prevede tre incontri di attività dialogica:
1. I Dialoghi anticipatori e Progettare il Futuro
2. Dialogo riflessivo e Appreciative Inquiry – Progettare educativo
3. Co-costruire il futuro – Patto educativo di Comunità
I lavori si terranno in plenaria e in piccoli gruppi di lavoro, dalle ore 9.00 alle 13.00 e dalle ore 14.00 alle 18.00, con la partecipazione di relatori e facilitatori di rilievo: insieme a Turrisi e Barone, anche Marco Braghero, Marco D’Alema, Marilena Giglia, Salvatore Marzolo, Martina Raniolo, Concetto Veneziano e Ilaria Virgilio.
«L’originalità di questo percorso – afferma il direttore del modulo Dsm Caltagirone-Palagonia dell’Asp di Catania, Raffaele Barone – sta, probabilmente per la prima volta, nel riunire nello stesso contesto figure provenienti da mondi diversi: professionisti della sanità, della scuola, della cooperazione sociale, insieme a studenti e genitori. Non si tratta solo di un corso di formazione, ma di un vero laboratorio sociale che vuole aprire un orizzonte nuovo. La nostra esperienza clinica ci dice che più precocemente si interviene di fronte a un disagio, maggiori sono le possibilità di cambiamento. Per questo puntiamo a costruire una comunità capace di riconoscere e affrontare le fragilità sin dalle prime manifestazioni. Mettere in dialogo educazione e clinica significa creare una rete che non solo cura, ma previene, e che può dare una risposta concreta ai bisogni emergenti delle nuove generazioni».
Il percorso di formazione sarà realizzato secondo l’approccio dialogico, mettendo al centro il patto educativo di comunità. Attraverso i dialoghi anticipatori e i dialoghi del futuro, il corso punta ad avviare una rete stabile di collaborazione transistituzionale e multiprofessionale, capace di intercettare precocemente il disagio e generare risposte innovative e condivise.
Il corso, accreditato Ecm (Id 11461) e Croas (Id 104804), è aperto a 100 partecipanti tra medici, psicologi, operatori sociali, docenti, dirigenti scolastici, educatori, genitori e studenti.

