Lun, 17 Novembre 2025
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Enna eccellenza siciliana nella raccolta sangue: seconda solo a Ragusa

La provincia di Enna è seconda in Sicilia per raccolta sangue e supera le medie nazionali, grazie a un'efficace rete tra ASP, SIMT e associazioni di volontariato.

La provincia di Enna si conferma tra le eccellenze italiane nella raccolta del sangue, piazzandosi al secondo posto in Sicilia per indice di produzione, appena dietro Ragusa, e sopra la media nazionale. A certificare il traguardo è il Centro Regionale Sangue, che ha recentemente diffuso i dati aggiornati per il 2024.

Secondo le rilevazioni, nella provincia ennese sono state raccolte 11.000 unità di emazie e circa 2.900 kg di plasma, con un indice di produzione di 70,94 unità ogni 1.000 abitanti per il sangue e 19,51 kg ogni 1.000 abitanti per il plasma. Numeri ben al di sopra della media nazionale, che si attesta a 43,5 unità ogni 1.000 abitanti per il sangue, mentre la produzione auspicata di plasma per il 2025 è 18,4 kg ogni 1.000 abitanti.

Un risultato frutto di un’organizzazione efficace e lungimirante messa in campo dall’ASP di Enna, dai Servizi di Medicina Trasfusionale (SIMT) e dalle Associazioni di volontariato. «Questa squadra ha saputo garantire alti livelli di raccolta durante tutto l’anno, anche nei mesi estivi, quando si verifica solitamente un calo fisiologico», ha spiegato il dott. Francesco Spedale, direttore dei SIMT.

Un contributo fondamentale arriva anche dalle due autoemoteche messe a disposizione dalle associazioni, che hanno consentito di raggiungere i comuni sprovvisti di unità fisse, tra cui Gagliano Castelferrato, Regalbuto, Assoro e Nissoria.

«Siamo particolarmente orgogliosi – ha aggiunto Spedale – di questo risultato che è merito di un grande gioco di squadra: dai professionisti dei SIMT, ai donatori, ai volontari delle associazioni, fino alla Direzione strategica dell’ASP di Enna, sempre presente e vicina alle nostre esigenze. Un ringraziamento speciale va al nostro Direttore Generale, dott. Mario Zappia, che rappresenta il primo testimonial della donazione».

L’attività di raccolta, oltre a garantire l’autosufficienza per i quattro presidi ospedalieri provinciali, ha consentito di compensare le carenze croniche delle città metropolitane di Catania, Palermo e Messina, dimostrando come l’efficienza e la programmazione possano fare la differenza anche in territori di dimensioni ridotte.

Il modello ennese si propone oggi come esempio virtuoso da seguire, in un’Italia dove la donazione di sangue resta un atto di grande valore umano e sanitario.

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