Ven, 7 Novembre 2025
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Feocromocitoma, intervento di alta complessità eseguito con successo ad Enna

All’ospedale Umberto I di Enna eseguito con successo un raro intervento di surrenectomia laparoscopica per feocromocitoma. Coordinamento multidisciplinare e alta professionalità confermano l’eccellenza dell’ASP nel trattamento di patologie complesse.

Un caso raro che richiede massima precisione chirurgica e approccio multidisciplinare coordinato, trattato con successo dal team coordinato dal Dr. Danilo Centonze. L’ospedale di Enna si conferma centro di riferimento per la chirurgia oncologica specialistica.

L’ASP di Enna dimostra ancora una volta la propria eccellenza nel campo della chirurgia oncologica specialistica con un intervento di surrenectomia laparoscopica per feocromocitoma. Si tratta di una delle patologie tumorali più complesse e pericolose da trattare dal punto di vista chirurgico che richiede necessariamente un approccio multidisciplinare coordinato e competenze specifiche.

Il feocromocitoma è un tumore delle cellule cromaffini, tipicamente localizzato nei surreni, la cui peculiarità risiede nella secrezione di catecolamine quali adrenalina e noradrenalina. Questa caratteristica può comportare una sintomatologia sistemica importante: ipertensione persistente o parossistica, sudorazione, tachicardia e cefalea. La diagnosi viene effettuata attraverso esami radiologici come la TC, che consente di individuare la sede del tumore, con conferma attraverso il dosaggio ematico e urinario dei metaboliti delle catecolamine.

Il trattamento di questa patologia consiste nella rimozione chirurgica del tumore, ma è di fondamentale importanza che il gesto chirurgico sia preciso e delicato – spiega Dr. Centonze, direttore del reparto di Chirurgia dell’ospedale di Enna – Un’eccessiva manipolazione del tumore può comportare una secrezione ormonale pericolosa, esponendo il paziente a gravi conseguenze sistemiche che possono comprometterne la vita“.

La complessità del caso ha richiesto settimane di preparazione meticolosa: la paziente, una donna catanese di 59 anni, ha dovuto seguire un trattamento preoperatorio con alfa e beta bloccanti nelle due settimane precedenti all’intervento, con monitoraggio costante dei parametri vitali. Vincente una stretta collaborazione tra i chirurghi, gli anestesisti e la farmacia ospedaliera che ha reso disponibili tutti i farmaci necessari. 

La storia umana dietro questo successo medico inizia con una scoperta casuale. “Sono stata recentemente operata per un feocromocitoma al surrene destro, scoperto casualmente in seguito a un’ecografia all’addome – racconta E.P. la paziente catanese – Non avevo particolari sintomi se non dei valori pressori sopra la media, iperglicemia e, negli ultimi mesi, rapido dimagrimento. Di fronte alla diagnosi, la prima reazione è stata quella di molti pazienti siciliani: cercare un centro specializzato fuori regione… Entravo in uno stato ansioso al solo pensiero di dover organizzare un viaggio a tale scopo“.

Il punto di svolta è arrivato quando qualcuno le ha parlato dell’équipe di Chirurgia Generale dell’Umberto I di Enna: “Ho pensato: perché crearmi mille problemi organizzativi alla ricerca di un centro di eccellenza lontano da casa quando potrei trovare altrettanto nella mia regione?”.

La testimonianza che la paziente ha voluto esprimere scrivendo all’ospedale evidenzia soprattutto l’aspetto umano dell’eccellenza medica: “Ciò che mi ha colpito è stata la disponibilità e la gentilezza del Dr. Centonze. Mi ha dato subito un appuntamento e ho avuto modo di spiegare il problema“.

Particolare apprezzamento è stato espresso per il supporto ricevuto durante la fase preoperatoria: “Ho dovuto seguire una terapia volta a mantenere bassi i valori pressori e in questo sono stata seguita giorno per giorno dalla straordinaria anestesista, Dr.ssa Roberta Adamo, che è stata sempre pronta a supportarmi davanti a qualunque dubbio e difficoltà“.

L’intervento di surrenectomia destra, eseguito in laparoscopia, è durato circa un’ora, con un decorso postoperatorio regolare e senza complicanze. La paziente è stata dimessa dopo quattro giorni in ottime condizioni cliniche.

Adesso, finalmente, la mia pressione è tornata alla normalità e sono felice – conclude la paziente – Anche la glicemia si è normalizzata! So che la mia patologia rientrava tra quelle rare, ma grazie all’equipe dell’ospedale di Enna, l’ho affrontata senza dover fare i bagagli alla ricerca del solito posto lontano dalla mia terra“.

Il successo dell’intervento è il risultato del lavoro coordinato di un team multidisciplinare composto dai chirurghi: Dr. Danilo Centonze, Dr.ssa Chiara Toscano, Dr. Giorgio Graziano. Dagli anestesisti: Dr. Ezio De Rose, Dr.ssa Roberta Adamo e Dr. Giuseppe Scavuzzo. Fondamentale anche il contributo del personale infermieristico: l’infermiere strumentista Alessandra Petralia, il Capo Sala Filippo Corvaia e gli infermieri di sala Gianni Marmo e Albano Giaggeri.

Questo caso dimostra come l’ASP di Enna sia in grado di offrire cure specialistiche di alto livello anche per patologie rare e complesse. “La chirurgia oncologica e il team multidisciplinare costituito – dichiara il Direttore Generale Dr. Mario Zappia – sono una realtà che rende la nostra azienda sempre più attrattiva per pazienti da tutta l’isola e non solo, l’eccellenza medica non conosce confini geografici e spesso le competenze migliori si trovano più vicino a casa di quanto si possa immaginare”.

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