Lun, 4 Dicembre 2023
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Palermo, aggredita dottoressa al Drive-in tamponi della Fiera del Mediterraneo

Renato Costa, Commissario Covid Città metropolitana di Palermo: "Non è il primo episodio di questo tipo, è la dimostrazione che il nostro personale ha bisogno di maggiori tutele"

Un fatto increscioso si è verificato oggi alla Fiera del Mediterraneo di Palermo. Una dottoressa è stata aggredita da un uomo che voleva fare il tampone.

“Quello che è successo oggi alla Fiera del Mediterraneo – ha dichiarato in un comunicato il commissario Covid della Città metropolitana di Palermo, Renato Costa – è la dimostrazione che il nostro personale ha bisogno di maggiori tutele. Prima possibile. Diversamente, sarà veramente difficile continuare a garantire tutti i servizi che offriamo quotidianamente”.

L’episodio è avvenuto nel pomeriggio, quando nell’area del drive-in si eseguono tamponi solo ai convocati dalle Usca a fine isolamento. L’esagitato, nonostante non fosse tra gli aventi diritto, pretendeva che gli venisse fatto il tampone anticovid e ha inveito contro una dottoressa, prendendo dapprima a calci il suo tavolo e, in un secondo momento, rovesciandolo sul pavimento.

“Scene di questo tipo sono ormai, purtroppo, all’ordine del giorno – ha continua Costa -. Di recente, altri utenti hanno spaccato la porta dell’ufficio ingressi. Quotidianamente a rischio anche i nostri addetti all’ufficio green pass, costretti spesso a incassare gli insulti e la rabbia di cittadini che vengono ai nostri sportelli per problemi che, purtroppo, a volte, non dipendono da noi e sono risolvibili solo a livello centrale”.

L’auspicio del commissario Covid di Palermo è che fatti incresciosi come questi accendano un faro su una necessità urgente: potenziare il dispositivo di sicurezza dell’hub per impedire che si verifichino episodi analoghi. “La Fiera è diventata una cittadella sanitaria: tra tamponi, vaccini e ufficio green pass riceviamo ottomila persone al giorno – ha concluso il commissario -. Proprio per questo abbiamo bisogno di aiuto per quanto concerne l’ordine pubblico: noi, da soli, non possiamo garantirlo. Ma mi pare evidente che fare il nostro dovere diventerà impossibile se continueranno a mancare le condizioni di sicurezza minime per lavorare in serenità”.

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