Lun, 9 Dicembre 2024
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Prevenzione, l’Asp di Catania protagonista in due progetti

Lanza: «Siamo davvero molto orgogliosi di poter dare il nostro contributo, a livello nazionale, attraverso le competenze e le professionalità presenti in Azienda per il miglioramento dei servizi del Paese».

Anche salute, ambiente, biodiversità e clima nei progetti del PNRR approvati dal Ministero della Salute nell’ambito del Piano complementare al Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNC-E.1).

Sono 13 i progetti approvati che accederanno ai 500 milioni di euro di finanziamenti. Fra questi anche i progetti MISSION e ITWH che vedono il Dipartimento di Prevenzione dell’Asp di Catania, diretto da Antonio Leonardi, protagonista a livello nazionale e parte di una rete scientifica per sviluppare sinergie tra i vari attori della prevenzione e raggiungere standard qualitativi condivisi.

«Con questi investimenti e nella prospettiva dell’approccio “One health”, il PNRR mira a rafforzare la risposta sanitaria del Paese rispetto ai rischi sulla salute legati ai cambiamenti ambientali e climatici – sottolinea il commissario straordinario dell’Asp di Catania, Maurizio Lanza -. Siamo davvero molto orgogliosi di poter dare il nostro contributo, in questa rete nazionale, attraverso le competenze e le professionalità presenti nel nostro Dipartimento di Prevenzione, per il raggiungimento di questi obiettivi».

«Voglio esprimere al Dipartimento di Prevenzione e al suo direttore il mio plauso e la mia soddisfazione per il risultato raggiunto – aggiunge il direttore sanitario, Antonino Rapisarda -. È una sfida ambiziosa che ci vede molto motivati e pronti. Attraverso questi progetti partecipiamo, a livello nazionale, alla realizzazione di una rete strutturata e integrata sul tema salute-ambiente-clima, con l’obiettivo di migliorare e armonizzare le politiche e le strategie messe in atto dal Servizio sanitario nazionale». 

Monitoraggio della qualità dell’aria indoor nelle scuole

Il progetto MISSION (Monitoraggio abbattimento rischi sanitari inquinamenti indoor), finanziato per un importo di 2.099.725,98 euro, coinvolge sei Regioni: la capofila, la Lombardia, con Lazio, Marche, Puglia, Sicilia e Toscana, con l’intervento, in questi territori, di varie Unità Operative con competenze sanitarie, ambientali e di ricerca (Università e CNR). La Sicilia partecipa con il Dipartimento di Prevenzione dell’Asp di Catania e con l’Istituto di Farmacologia Traslazionale (IFT CNR) di Palermo.

«Con entrambi i progetti e grazie all’autorevolezza della rete scientifica alla quale partecipiamo puntiamo a migliorare e ottimizzare il know how del nostro Dipartimento – sottolinea Leonardi – oltre che a realizzare investimenti tecnologici e professionali con i quali si darà un ulteriore impulso al percorso di rinnovamento e miglioramento dell’attività sanitaria e di promozione della salute negli ambienti di vita e di lavoro».

L’obiettivo generale del progetto è di attivare una rete tecnico-scientifica a livello nazionale al fine di implementare nel lungo termine strategie di monitoraggio e prevenzione della qualità dell’aria interna nelle scuole, con conseguente riduzione dei rischi sanitari della popolazione scolastica associati all’inquinamento chimico, fisico e biologico, nonché di integrare queste azioni con opzioni di efficientamento energetico.

Per l’Asp di Catania i referenti progettuali, insieme a Leonardi, sono: Rosa Lo Faro, direttore del Servizio Igiene e Ambienti di vita (Siav); Salvo Calì, direttore del Laboratorio di Sanità pubblica; Elisabetta Gerbino, dirigente ingegnere del Dipartimento di Prevenzione; Carmelo Petralia, dirigente chimico del Laboratorio di Sanità pubblica.

La salute totale del lavoratore

Il benessere del lavoratore nell’approccio del Total Worker Health, è il tema del progetto ITWH, che ha una dotazione di 700.000,00 euro, e che vede, anche in questa occasione, l’intesa di 6 Regioni: la capofila, la Lombardia, in partnership con Emilia-Romagna, Lazio, Puglia, Sicilia e Toscana, per un totale di 14 enti coinvolti fra Aziende ospedaliere, Aziende sanitarie territoriali, Università, Uffici regionali, ai quali si aggiunge anche l’INAIL. Al Dipartimento di Prevenzione dell’Asp di Catania il compito di coordinare le attività di impostazione di indicatori quantitativi di efficacia degli interventi TWH, con la collaborazione dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico “G. Rodolico-San Marco” di Catania.

Con ITWH si punta alla promozione, sviluppo e supporto delle politiche che regolano la salute e la sicurezza nei luoghi lavoro, in un’ottica di prevenzione, di protezione e di vigilanza integrata. Il progetto mira a potenziare i sistemi di sorveglianza e rilevazione dei dati relativi alla salute e sicurezza sul lavoro sia attraverso la costituzione di una rete di Sorveglianza sanitaria italiana, sia attraverso l’implementazione di piattaforme digitali di gestione della sorveglianza sanitaria al fine di integrare le informazioni individuali raccolte nell’ambito delle attività dei medici competenti con quelle di profilo di salute dei lavoratori.

Referenti di progetto per l’Asp di Catania, insieme al direttore del Dipartimento di Prevenzione, sono: Santo De Luca, direttore del Servizio prevenzione e sicurezza degli ambienti di lavoro (Spresal); Elisabetta Gerbino e Valeria Vecchio, dirigenti ingegneri Area Tutela Salute e Sicurezza; Erika Barbagallo, dirigente medico del Dipartimento di Prevenzione; e per l’Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico “G. Rodolico-San Marco”, Venerando Rapisarda, professore di Medicina del Lavoro.

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