Dom, 1 Ottobre 2023
HomeSettore pubblicoVIDEO | Presentato al Policlinico il progetto Osas

VIDEO | Presentato al Policlinico il progetto Osas

Individuare i casi di OSAS (Sindrome delle Apnee Ostruttive del  Sonno), spesso sconosciuti nella popolazione cittadina, coinvolgendo i  medici di base, otorini e odontoiatri; informare i professionisti 
interessati sulle opportunità e l’utilizzo di strumenti per il  trattamento della sindrome, al fine di aiutare il paziente a scegliere  il percorso migliore per gestire la patologia; assicurare un approccio 
multidiscplinare volto a risolvere il problema; quindi, sensibilizzare  le Aziende Sanitarie catanesi riguardo alla patologia OSAS.

Sono questi gli obiettivi che si pone il “progetto Osas” presentato  questa mattina nell’Aula “Cast” dell’Azienda Ospedaliero Universitaria  Policlinico “G. Rodolico – San Marco” dall’assessore regionale alla  Salute Ruggero Razza, dal direttore generale dell’azienda Gaetano  Sirna e dai direttori dell’Unità di Chirurgia Maxillo Facciale Alberto  Bianchi e delle cliniche di Otorinolaringoiatria Igo La Mantia e di Odontoiatria Rosalia Leonardi.

Presenti anche l’assessore comunale  alla Salute Giuseppe Arcidiacono, il direttore amministrativo 
dell’azienda ospedaliero universitaria Rosario Fresta e il coordinatore amministrativo del progetto Aldo Missale. Il progetto, finanziato dall’assessorato alla Salute della Regione  Siciliana nell’ambito dei progetti del Piano Sanitario Nazionale e  realizzato dall’Aou Policlinico “G. Rodolico – San Marco” con la  collaborazione degli Ordini dei Medici di Palermo e Catania, mira  quindi ad assicurare una risposta soddisfacente ai bisogni di  prevenzione ed assistenza delle persone affette da questa patologia.

“Il progetto ha avuto un fortissimo impulso da parte dell’Azienda  Policlinico di Catania –ha detto l’assessore Razza- anche in virtù  della presenza di una chirurgia maxillo facciale, di  un’otorinolaringoiatria e di una odontoiatria di altissima qualità.  Oggi li mettiamo tutti insieme in questo progetto che affronterà  problemi sociali importanti, interfacciandosi con i medici di medicina 
generale in particolare, e con l’Azienda Sanitaria Provinciale. 

Creiamo, di questi tempi, un’attenzione verso tutto ciò che è sanità  senza essere per forza Covid e lo facciamo in sinergia con tutte le  articolazioni del nostro territorio”.

“Siamo molto soddisfatti di questa iniziativa. Ringraziamo la Regione  e in particolare l’assessore Razza. Il fatto che il progetto verrà  realizzato nel nostro presidio ospedaliero San Marco punto di 
eccellenza e riferimento importante per la città –ha sottolineato il  direttore Sirna- ci riempie di orgoglio. Il coinvolgimento dei medici  di famiglia, essenziale per il raggiungimento degli obiettivi fissati,  completerà la squadra di lavoro dei nostri validi professionisti”.

“E’ un progetto di ottimo livello –ha commentato l’assessore  Arcidiacono- perché le ipossie colpiscono vari organi. Bisogna quindi  superare paure e perplessità della gente che sottovaluta la patologia  e i fenomeni ad essa collegati”.

“Grazie alle strutture che ci hanno aiutato nonostante il momento  difficile –ha affermato il direttore Bianchi che è anche responsabile  del progetto-. Sarà un lavoro di gruppo multidisciplinare, con 
colleghi che hanno imparato tecniche che potranno dare un impulso  importante alla soluzione del problema”.

In Italia il 21% degli incidenti stradali è causato o concausato dalla  sonnolenza. L’OSAS ha quindi, certamente, un notevole impatto sulla  salute pubblica. La prevenzione primaria, attraverso azioni finalizzate alla  informazione sui rischi e la sensibilizzazione della popolazione,  continua ad essere l’arma più̀ efficace per combattere questo tipo di  patologie. La prevenzione secondaria, successiva, si sostanzia nella diagnosi precoce della sindrome per consentire un tempestivo approccio 
terapeutico.

La prevenzione sarà principalmente rivolta alla popolazione a maggiore  rischio, individuata in occasione di visite mediche in soggetti che presentano uno o più̀ sintomi sentinella, oppure facciano parte di una  categoria lavorativa considerata a rischio (ad esempio gli autisti di  mezzi pesanti).

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

- Advertisment -spot_imgspot_imgspot_imgspot_img

Categorie

Da non perdere