L’intervista al trapanese Domenico Greco neo eletto alla guida dei diabetologi siciliani
E’ di Trapani il nuovo presidente dell’associazione dei Medici Diabetologi Siciliani. Domenico Greco, Dirigente medico dell’Unità Complessa di Malattie Endocrine all’ospedale Paolo Borsellino di Marsala, è stato eletto durante il congresso regionale che si è svolto a Palermo il 19 e 20 novembre. Il suo incarico durerà un biennio
“La mia presidenza regionale dell’associazione medici diabetologi – ha detto intercettato dalla nostra redazione – inizia dopo un biennio terribile condizionato dalla pandemia. Nonostante siano state attraversate numerose difficoltà, che hanno reso indubbiamente difficile la programmazione delle attività scientifiche ma soprattutto dell’attività assistenziale, ci troviamo oggi di fronte a una situazione particolare. E’, infatti, cresciuto notevolmente il nostro armamentario terapeutico nei confronti della patologia diabetica. Ma non solo: si è avuta un’innovazione tecnologica che ha rivoluzionato la qualità di vita dei nostri pazienti con diabete. Purtroppo, però, al contempo si sono ridotte le risorse economiche e si sono ridotte le risorse umane; alcuni centri diabetologici sono stati chiusi o depotenziati; numerosi colleghi sono andati in pensione e non sono stati sostituiti”.
In questo contesto complesso, dunque, parte la presidenza di Domenico Greco che ci tiene a fissare alcuni punti del suo programma basato principalmente sulla ricostruzione.
“Ci troviamo di fronte – continua – ad un periodo di ricostruzione. Dobbiamo rinnovare il rapporto con le istituzioni per cercare di aggiornare dei percorsi diagnostici terapeutici che sono ormai datati. Dobbiamo rinnovare la fiducia della classe diabetologica alla luce delle nuove opportunità che, come dicevo, sono sia terapeutiche che tecnologiche”.
Greco analizza anche il ruolo delle società scientifiche: “Obiettivi ambiziosi si possono ottenere attraverso degli sforzi univoci delle società scientifiche insieme alle istituzioni, insieme alle associazioni dei pazienti, insieme a tutti gli operatori sanitari. Dobbiamo parlare un linguaggio univoco per raggiungere un obiettivo comune che alla fine è quello di garantire una qualità di vita ma soprattutto un’assistenza sempre migliore ai nostri pazienti con diabete. Spero quindi che, anche grazie all’aiuto di tutti i soci nella nostra società scientifica, si possa puntare ad una innovazione dal punto di vista culturale, scientifico e assistenziale nell’ambito, appunto, della diabetologia siciliana”