Il PharmaDay 2025, giunto alla sua terza edizione, si terrà giovedì 8 maggio, a partire dalle 8,30, nella sede del dipartimento di Scienze del Farmaco e della Salute (DSFS) dell’Università di Catania, in via Valdisavoia 5. L’evento, intitolato “Innovazione in campo farmaceutico e salutistico: il contributo del Dsfs“, rappresenta un’importante occasione di incontro tra il mondo accademico e le aziende del settore farmaceutico e della salute e sarà introdotto dal rettore Francesco Priolo e dal direttore del Dsfs Rosario Pignatello.
Organizzato con il patrocinio dell’Ordine dei Farmacisti della Provincia di Catania e di Confindustria Catania, il PharmaDay 2025 mira a promuovere il dialogo e la collaborazione tra università e industria, favorendo lo sviluppo di soluzioni innovative per il benessere della comunità.
Durante la giornata, saranno presentate le più recenti ricerche e innovazioni nel campo farmaceutico e salutistico, con particolare attenzione al ruolo del Dsfs nell’avanzamento scientifico e tecnologico del settore. L’evento offrirà anche l’opportunità di esplorare le possibili sinergie tra ricerca accademica e applicazioni industriali, contribuendo così alla crescita economica e sociale del territorio.
Il PharmaDay 2025 si inserisce nel quadro delle iniziative promosse dal dipartimento per consolidare il legame tra formazione universitaria, ricerca scientifica e mondo produttivo, sottolineando l’importanza della collaborazione intersettoriale per affrontare le sfide future nel campo della salute e del benessere.
La ricerca scientifica condotta in ambito universitario rappresenta infatti una delle risorse più preziose per l’innovazione nel settore farmaceutico e della salute. I laboratori universitari sono il luogo in cui nascono nuove molecole, si sperimentano formulazioni avanzate, si sviluppano metodi diagnostici più precisi e si mettono a punto tecnologie terapeutiche all’avanguardia. La sperimentazione preclinica e clinica, l’analisi biochimica e farmacologica dei composti, lo studio dei processi metabolici e l’indagine sulle interazioni farmaco-recettore sono solo alcune delle attività che il mondo universitario porta avanti quotidianamente, con rigore metodologico e visione interdisciplinare.
Un altro contributo fondamentale dell’università riguarda la formazione delle competenze. I dipartimenti tecnico-scientifici, come il Dsfs, preparano professionisti altamente qualificati – farmacisti, chimici, biotecnologi – capaci di affrontare le sfide poste dall’innovazione e dalla crescente complessità del settore salute. L’interazione con le imprese consente inoltre di arricchire i percorsi formativi, introducendo esperienze sul campo, tirocini, progetti in co-tutela e attività di problem solving reale. La presenza delle aziende del settore farmaceutico, cosmetico e nutraceutico, nonché di enti pubblici e professionali, consente di avviare sinergie virtuose in cui la ricerca accademica incontra i bisogni dell’industria e viceversa.