In occasione della Giornata Mondiale della Salute Mentale, la Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC) ha presentato la campagna “Ad Alta Voce”, curata e realizzata da Enne Factory, con l’obiettivo di accendere i riflettori su un tema di grande rilevanza sociale: la salute mentale.
Secondo i dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, una persona su otto nel mondo vive un disturbo legato alla salute mentale, e un adolescente su sette tra i 10 e i 19 anni soffre di un disturbo diagnosticato. In Europa si stimano oltre 11 milioni di minori coinvolti, di cui circa 2 milioni in Italia. Un’emergenza in crescita anche secondo i dati dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, dove le consulenze neuropsichiatriche al pronto soccorso sono passate dalle 155 del 2011 alle 1.844 del 2024, con un incremento del 1000%. Gli accessi per autolesionismo sono aumentati da 12 a 709 nello stesso periodo.
La campagna nasce proprio dalla collaborazione tra FIGC, Divisione Calcio Paralimpico e Sperimentale (DCPS) e Ospedale Bambino Gesù, e coinvolge dieci protagonisti delle Nazionali A femminile e maschile, che danno voce a pensieri e testimonianze raccolte tra gli atleti della DCPS (oltre 3.000 tesserati) e tra i giovani pazienti del reparto di neuropsichiatria dell’ospedale romano.
Per la Nazionale femminile partecipano il ct Andrea Soncin e le calciatrici Agnese Bonfantini, Laura Giuliani, Eleonora Goldoni e Annamaria Serturini; per la Nazionale maschile il ct Gennaro Gattuso e i calciatori Manuel Locatelli, Daniel Maldini, Riccardo Orsolini e Sandro Tonali.
“La FIGC rinnova il suo impegno nel campo della sostenibilità sociale con un’attenzione particolare alla salute mentale – afferma il presidente Gabriele Gravina – anche grazie all’impegno quotidiano della DCPS e al lavoro dell’Ospedale Bambino Gesù. ‘Ad Alta Voce’ vuole essere una carezza verso chi soffre e, allo stesso tempo, una forte e concreta assunzione di responsabilità. Parlare di questi temi, non tacerli, è l’unico modo per costruire percorsi di inclusione e benessere”.
Anche il presidente del Bambino Gesù, Tiziano Onesti, sottolinea la gravità del fenomeno: “Affrontare la salute mentale con trasparenza e dignità è un dovere verso le nuove generazioni. In tredici anni le consulenze psichiatriche al nostro pronto soccorso sono cresciute in modo impressionante. Oggi non possiamo più tacere: serve una rete solida tra famiglie, scuola, sport e istituzioni per garantire ascolto, diagnosi precoce e cura a ogni bambino e adolescente in difficoltà”.
“Ad Alta Voce” rientra nella Strategia di Sostenibilità della FIGC e nel piano UEFA per la sostenibilità sociale, confermando il ruolo del calcio come strumento di inclusione, ascolto e cambiamento culturale.
Sabato 11 ottobre, al Viola Park di Bagno a Ripoli (Firenze), la DCPS FIGC e l’ACF Fiorentina organizzeranno un evento dedicato al tema, con il panel “A testa alta – Il calcio come spazio di salute mentale e crescita personale”, che vedrà la partecipazione di atleti, tecnici e testimoni del mondo sportivo.

